Prima riunione del Tavolo sulla sanità della Zona Montana

Prima riunione del Tavolo sulla sanità della Zona Montana

La prima riunione del Tavolo sulla sanità della zona montana si è tenuto venerdì 6 settembre ha preso ufficialmente vita il. Molti i cittadini, le cittadine e le associazioni presenti. Presenti anche i sindacati, il Coordinatore dell’Ambito 10 e alcuni amministratori dei Comuni locali.

I lavori si sono aperti con una preliminare riflessione su quale sanità vogliamo per l’entroterra delle Marche: una sanità costruita per le persone e sui diritti, non sui numeri. Il dibattito è partito dal Consiglio Comunale aperto dello scorso 11 aprile, durante il quale la Regione Marche ha assunto impegni importanti che, a oggi, però, sono ancora tutti da verificare. A che punto è la progettazione per la realizzazione della palazzina delle emergenze e per la ristrutturazione dell’ala terremotata dell’Ospedale? A che punto è la stabilizzazione dei precari e le nuove assunzioni, anche con il promesso superamento del tetto di spesa? A che punto siamo con Pediatria?

Purtroppo, su tutti questi argomenti non esiste ancora un canale che informi la cittadinanza sui passi che sono o non sono stati compiuti.

Liste d’attesa: l’iniziativa di Altroconsumo

È stato quindi affrontato l’annoso problema delle liste d’attesa: si è discusso dell’iniziativa che Altroconsumo ha avviato in tutta Italia la scorsa primavera e che comincia ad avere qualche risultato. Si tratta di azioni contro le amministrazioni sanitarie che violano la legge: ogni volta che il CUP risponde ai cittadini che le agende per una determinata prestazione non ci sono, commette un illecito e i cittadini possono, anzi devono, agire e diffidare l’Amministrazione. Altroconsumo ha preparato dei modelli di lettere che i cittadini possono utilizzare per diffidare ad adempiere le Aziende Sanitarie inadempienti, e sembra che queste azioni funzionino.

Ancora: la visita intramoenia, in mancanza di una visita del Servizio Sanitario nei termini obbligatori per legge (da 72 ore a 120 giorni, a seconda delle priorità), non viene pagata dal cittadino, ma dalla Regione direttamente allo specialista. Anche qui un modulo che possiamo richiedere al Tribunale del Malato di Fabriano e che è ora pubblicato sul sito del Tavolo di lavoro.

Al Tavolo della sanità montana si parla di sanità territoriale

Infine, un approfondimento sulla sanità territoriale che verrà: la Casa della Salute di tipo C di Sassoferrato, il Punto Salute e la Centrale Operativa Territoriale che apriranno a Fabriano nella palazzina recentemente ristrutturata di via Marconi sono servizi “quasi” attivi. Dobbiamo dire “quasi” perché tutta la sanità territoriale è in carico ai medici di medicina generale che, purtroppo, sono sempre di meno e sempre più onerati di costi e rischi professionali.

Da ultimo, ma forse primo per importanza, non è più rinviabile il progetto per una sanità montana che faccia tornare Fabriano ospedale polo per tutte le aree interne, in sinergia con i servizi da Matelica fino a Camerino, che, con la progressiva apertura della strada a scorrimento veloce, si stanno riavvicinando sempre di più.

Partono adesso i gruppi di lavoro che si concentreranno su un singolo aspetto: ospedale, liste d’attesa, pediatria, sanità territoriale, ecc. Prossimo appuntamento fra sei mesi in un altro Comune: Cerreto d’Esi, Esanatoglia o un altro ancora da decidere insieme per fare il punto sulle attività svolte dai gruppi di lavoro. Chi vuole aderire, mandi una email a tavolo@zonamontanasanita.org o visiti il sito www.zonamontanasanita.org per approfondimenti, documenti e per restare aggiornato sui prossimi appuntamenti.

La sanità riparte dalla montagna e riparte con le cittadine e i cittadini!