LEA E LISTE DI ATTESA

LEA E LISTE DI ATTESA

Dopo vent’anni è certo che le tariffe sanitarie andavano rinnovate, ma il CUP e i Medici di Famiglia non sono stati adeguatamente preparati per questa nuova ondata di richieste in cui oltre alla variazione del ticket attesa sono variate le indicazioni per le erogazioni delle ricette. Da rivedere assolutamente i limiti alle erogazioni per le prestazioni ginecologiche, le risonanze magnetiche lombosacrali e del ginocchio di cui la popolazione non è stata avvisata dal Ministero della Salute. Da rivedere i limiti alla erogazioni di prestazione per chi ha le esenzioni per patologia. Lunghe liste di attesa in alcune specialità come la visita cardiologica, dermatologica, oculistica e anche prestazioni come TC coronarica, PET, ecografia della spalla , del ginocchio e dei tronchi sovraortici. La nascita della lista di attesa del “ti richiamerò” non sta funzionando lasciando ( vedi dati del 2024) comunque una parte delle prestazioni LEA scoperte. Queste sono quelle assolutamente dovute che finiscono o alle strutture convenzionate oppure alle strutture private. Chi non ha l’assicurazione sceglie sempre meno di curarsi, gli screening attraverso la medicina generale e l’ufficio di Prevenzione riescono ancora a coprire la popolazione protetti dall’investimento del PNRR e dalla buona volontà degli operatori. Quanto ancora gli operatori già gravemente colpiti dalla mancanza di assunzioni potranno proteggere una popolazione sempre più povera e stanca?. Quanto ancora lo Stato ci potrà chiedere in termini di salute?